lunedì 16 marzo 2009

La Coop sei ancora tu…. o è cambiato qualcosa?

Ignorata dallo stesso sindacato di appartenenza (CGIL), ha sollevato interesse e indignazione tra soci e dipendenti, la vicenda della cassiera della Coop Estense di Nonantola ingiustamente licenziata e prontamente reintegrata dal giudice (vedi riquadro).

Non è che l’ennesima conferma che anche dentro la Coop Estense il clima sta rapidamente degenerando verso derive autoritarie e “antisindacali”.

Nonostante la retorica pubblica sulla “diversità” del sistema cooperativo e dei suoi valori originari, l’attuale management, con tipica arroganza padronale, concepisce le relazioni di lavoro solo in termini di comando di impresa.

Atteggiamento riscontrato nei rinnovi contrattuali (aziendale e nazionale) dove la richiesta prevalente dell’Azienda, mira alla libertà incondizionata nella gestione del personale, sacrificando diritti e dignità dei lavoratori alle esigenze del “mercato”.

Molte cose alla Coop Estense stanno cambiando, e non certo in meglio per i lavoratori….

…….ma la CGIL da che parte sta?



ANNULLATO IL LICENZIAMENTO: CASSIERA COOP ESTENSE REINTEGRATA!
____________________________________________________________
_ANNULLATO IL LICENZIAMENTO; CASSIERA COOP ESTENSE REINTEGRATA!
Era stata ingiustamente licenziata per aver fruito di uno sconto, utilizzando la tessera soci gentilmente fornitagli da una cliente. Il giudice, rilevata come prassi comune il comportamento della cassiera, ne ha ordinato l'immediato reintegro sul posto di lavoro. Nonostante la chiara sentenza assolutoria emessa dal giudice in favore della cassiera, la Coop Estense, invece di riconoscere proprie responsabilità e carenze nella gestione dei rapporti di lavoro assumendo un atteggiamento conciliante, arbitrariamente ha attuato nei confronti della dipendente una ritorsione, infliggendole 8 giorni di sospensione(!)Un aggravio psicologico difficilmente sostenibile da parte della lavoratrice. In sede giudiziale, fatto del tutto sconosciuto quanto sorprendente, la Coop “vantava” di aver già licenziato (o dimissionato?) 15 dipendenti, vittime di situazioni analoghe. Chiamato a testimoniare a difesa della lavoratrice, il rappresentante sindacale contestava l'assenza di una chiara normativa per un uso corretto della carta soci, evitando ai dipendenti traumatiche sanzioni disciplinari. Tesi accolta dal giudice. Ad oggi non risulta sia stata attivata nessuna comunicazione/disposizione per fugare ogni ambiguità interpretativa, impedendo gestioni arbitrarie nel rapporto di lavoro.
______________________________________________________________
Su queste ed altre preoccupanti minacce, riguardanti i diritti collettivi e del singolo, che sempre più denotano un arrogante gestione del personale di Coop Estense, rivolgiamo un appello alla sensibilità democratica dei soci/dipendenti, dei sindacati, dei clienti (soci e non) e dei dirigenti affinché censurino simili atteggiamenti, indegni della Cooperazione e delle sue tradizioni.
NON SI POSSONO CELEBRARE, SUCCESSI OTTENUTI CALPESTANDO LA DIGNITA’ DEI LAVORATORI !

Di vessazioni varie e di contrattazione riguardante la Coop Estense
ne discutiamo il I° e il III° mercoledì del mese in Via Carteria 50 dalle ore 21e15

clarmo@libero.it Coordinamento Lavoratori Resistenti Modenesi

lunedì 9 marzo 2009

Le crisi : 1907 – 1929 – 2008

Le crisi : 1907 – 1929 – 2008 ?
CRISI DI SOVRAPPRODUZIONE DI CAPITALI E DI MERCI:
PER UN LAVORATORE CHE SIGNIFICA?

Lavoratori, la politica italiana ed i sindacati concertativi, attraverso i mezzi di informazione, ci vogliono far credere che questa crisi mondiale del capitalismo è colpa delle speculazioni finanziarie. L‘origine vera sta nei rapporti di produzione tra sfruttati e sfruttatori, che destina progressivamente le risorse da noi prodotte a vantaggio di questi ultimi. Cornuti e mazziati! Dopo aver intascato gli utili ora, con i nostri soldi pubblici, socializzano le perdite per salvare le banche, mettendo nella stessa barca chi crea le crisi (padroni) e chi le subisce(lavoratori).

LAVORATORI SGOMBRIAMO IL CAMPO DA OGNI EQUIVOCO: NON CI SARA’ SACRIFICIO CHE POTRA’ INVERTIRE LA TENDENZA IN ATTO. ANZI SI STA DIMOSTRANDO PROPRIO IL CONTRARIO!

Con 1200 € di stipendio non si arrivava a fine mese. Come pensiamo che sara' la nostra vita con 7-800 € di cassa integrazione e peggio ancora per le migliaia di precari compensati con la disoccupazione?
I nostri sacrifici del passato, anziché migliorare le nostre condizioni di vita, hanno alimentato le speculazioni finanziarie e la chiusure di fabbriche. Trasferimenti di lavorazioni in lidi più remunerativi hanno scatenato guerre fratricide tra operai costretti a rinunciare ai loro diritti, illudendosi di mantenere il posto di lavoro salvaguardando il profitto del padrone.

MA E’ COSI’ DIFFICILE CAPIRE CHE LA CRISI E’ STATA PRODOTTA DAGLI
STESSI CHE VOGLIONO STRITOLARCI CON IL LORO ABBRACCIO MORTALE?
Lavoratori, il sistema capitalista ci sta trascinando in un baratro; dopo i morti e i feriti sul lavoro NEPPURE LO SFRUTTAMENTO E’ PIU’ GARANTITO!!!

Ci hanno progressivamente ridotti alla fame promettendoci un futuro migliore. Oggi si dimostra l’esatto contrario. Nella rincorsa al profitto perpetuo hanno sostituito la capacita' di consumo delle masse con finanziamenti “allegri” originando processi fallimentari inarrestabili. Immensi capitali, non trovando impieghi produttivi in mercati ormai saturi hanno rivolto le loro mire speculative ai beni essenziali (grano, petrolio ecc.) costringendo alla fame e alla migrazione intere popolazioni.
Gli USA, 5% della popolazione mondiale, consumano per il 25% delle risorse del pianeta; questo in sintesi ci dimostra la causa della fame nel mondo e l’origine di tante guerre per accaparrarsi le materie prime, mantenendo una iniqua distribuzione delle risorse disponibili.

IL PARADDOSSO DELLA CRISI ATTUALE DI SOVRAPPRODUZIONE E’ VEDERE I LAVORATORI ALLA FAME DAVANTI AI PIAZZALI RICOLMI DI MERCI INVENDUTE!! ABBIAMO PRODOTTO TROPPO!!

Anche noi per i padroni siamo merci, da spremere come limoni per i loro profitti….per essere gettati. Sara' dura, abbiamo tutti contro: padroni, politici, sindacati concertativi e apparato repressivo asservito (Napoli, Milano: botte agli operai in lotta a difesa del posto di lavoro).
MA L’UNICA BATTAGLIA GIA’ PERSA E’ QUELLA CHE NON SI E’ COMBATTUTA!
• La crisi del 1907 ha prodotto la prima guerra mondiale.
• La crisi del 1929 la seconda guerra mondiale.
• La crisi del 2008 quale futuro ci sta riservando?
SOLO ATTRAVERSO DISTRUZIONI DI MERCI E CAPITALI IL SISTEMA SI PUO’ RIATTIVARE!
Invertiamo questa tendenza prima che ci distrugga, destinando la ricchezza da noi prodotta allo sviluppo di una societa' più giusta. Su questi temi si è costituito a Modena un Coordinamento di lavoratori per:
• favorire il confronto su questi temi;
• offrire un punto di riferimento per unificare le lotte evidenziando il carattere di classe nello scontro in atto;
• sostenere ed estendere l’organizzazione e la capacita' rivendicativa dei lavoratori a livello di base.

Il coordinamento si trova il primo e terzo mercoledì di ogni mese alle 21 presso il laboratorio S.Co.S.S.A. in via Carteria 50 a Modena (laterale di via Emilia Centro)

www.clarmo.blogspot.com - clarmo@libero.it

venerdì 6 marzo 2009

COMUNICATO DI SOLIDARIETA' AGLI OPERAI DELLA MASERATI IN LOTTA!

17.12.2008
Il C.La.R.Mo., esprime la propria solidarietà ai lavoratori in lotta della Maserati contro il mancato rinnovo contrattuale di 112 precari.
Ci poniamo al fianco della lotta di questi lavoratori perché riteniamo inaccettabile che a pagare per una crisi messa in piedi dai padroni, siano i soliti noti, gli operai.
E' chiaro che questa crisi offre il pretesto per mettere in piedi una ristrutturazione padronale che ricade su tutto il sistema produttivo, al fine di garantire ai padroni un controllo sempre più asfissiante su coloro che vendono la propria forza lavoro.
Al di là delle osservazioni sulle responsabilità dei tre sindacati confederali, visto che la stampa faceva emergere una tendenza orientata alla mediazione considerando che era già stato concordato il non rinnovo di una ventina di contratti, noi sosteniamo che la crisi non deve ricadere né sui lavoratori a tempo determinato né su quelli a tempo indeterminato: non siamo noi che dobbiamo pagare con casse integrazioni, mobilità, licenziamenti, ma i padroni che debbono abbassare i loro profitti che negli ultimi anni erano cresciuti a dismisura.
In particolare a pagare non deve essere Eugenio, colpito solo per scoraggiare gli operai più combattivi nella vertenza: la difesa del suo posto di lavoro deve costituire un momento fondamentale di solidarietà.
Sempre i padroni nei momenti di tensione cercano di colpire qualcuno per dividerci e frantumare il fronte di lotta, per far ricadere su di noi la responsabilità dell'esasperazione che sono loro a costruire giorno per giorno. Dobbiamo far capire ai padroni che colpendo lui, colpiscono ciascuno di noi!
Per questo diventa necessario realizzare uno sciopero che si estenda almeno a tutto il gruppo Fiat modenese!
SOLIDARIETA' AD EUGENIO!
SOLIDARIETA' AGLI OPERAI DELLA MASERATI IN LOTTA!
LA NOSTRA RABBIA E' FRUTTO DELLO SFRUTTAMENTO DEI PADRONI: NOI LA VOSTRA CRISI NON LA PAGHIAMO!

C.oordinamento La.voratori R.esistenti Mo.denesi
riunisce alcune realtà tra le quali il C.A.M., il P-C.A.R.C. ed altre realtà operaie (Ferrari, ecc.) che si incontreranno questa sera al Laboratorio Scossa in Via Carteria, 50 a Modena alle ore 21,30 per affrontare le problematiche relative al territorio.
PARTECIPATE!

LA CRISI LA GENERANO I PADRONI E I PADRONI DEVONO PAGARLA!

Operai, Lavoratori, Studenti, alla crisi del capitalismo, gli sfruttati arrivano divisi e disorientati e

enza avere una organizzazione adeguata alla fase che metta in discussione il mondo di produzione

apitalista che si basa sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

Nelle crisi scoppia una epidemia sociale che in ogni altra epoca sarebbe apparsa un controsenso:

epidemia della sovrapproduzione. La società si trova improvvisamente ricacciata in uno stato di

momentanea barbarie; una carestia, una guerra generale di sterminio sembrano averle tolto tutti i mezzi di

ussistenza; l'industria, il commercio sembrano annientati, e perché? Perché la società possiede troppa

iviltà, troppi mezzi di sussistenza, troppa industria, troppo commercio.

Con quale mezzo i padroni riescono a superare le crisi? Per un verso, distruggendo forzatamente

na grande quantità di forze produttive –licenziamenti e chiusure di fabbriche innanzitutto; per un altro

erso, conquistando nuovi mercati (neocolonialismo) e sfruttando più intensamente i mercati già esistenti.

er l’altro verso con una guerra.

La crisi del 1907 causò la prima guerra mondiale, quella del 1929 causò la seconda guerra

mondiale: compagni, non lasciamoci coinvolgere in un terzo conflitto militare per difendere gli interessi

ell'imperialismo europeo. Ma non è crisi per tutti, come sempre. Questa crisi come le altre, frutto del

istema capitalistico, ricade solo sulle classi subalterne. Mai come in questo momento c'è abbondanza di

ose che non vengono vendute. Operai, salariati e lavoratori tutti però, non hanno la possibilità di acquistare

emmeno i beni essenziali. I padroni, come sempre, cercano di scaricare sulle classi subalterne

inceppamento del loro meccanismo. Hanno già cercato di appropriarsi dei nostri risparmi attraverso lo

cippo del TFR, che andando in borsa, è stato mangiato da altri.

Questi sono i risultati:

Fondo Enel: - 27% Chimica: - 24,89% Pegaso (servizi di pubblico utilità): - 18% Cometa

metalmeccanici) – 16,43%

Questi sono solo degli esempi, perché tutti i fondi sono in grave perdita.

Per anni padroni, sindacati di regime CGIL-CISL e UIL e governi di destra e di sinistra hanno

oncertato sulla pelle dei lavoratori chiedendo sacrifici e solo sacrifici per mantenere in piedi un capitalismo

un apparato politico-sindacale asservito alla borghesia imperialista, diritti e salari che si riducevano ad ogni

ornata contrattuale.

appoggiamo i lavoratori dell'aeroporto di Bologna che hanno il diritto di essere rappresentati dai

indacati di Base votati dalla stragrande maggioranza

condanniamo Cgil, Cisl e Uil che hanno abbandonato i lavoratori dell'Alitalia al loro destino,

rmando un contratto che ha cancellato gli accordi presi in precedenza

non vogliamo che i sindacati concertativi nell'impiego privato abbiano una quota riservata dentro

utte le RSU aziendali

impediamo ai padroni di distruggere il contratto nazionale dividendoci, azienda per azienda, reparto

er reparto, individuo per individuo.

Parlano male dei dipendenti pubblici per penalizzare tutti: infatti la legge 133 non riguarda solo

università, ma tutto il mondo del lavoro ed i tagli alla scuola pubblica colpiranno i nostri figli, non certo

uelli dei padroni.

I padroni ci considerano delle merci: dimostriamo a questi affamatori di popolo che la merce forza-

avoro ha una testa e un cervello che è capace di dare delle risposte unitarie.

Anche per tutto questo, abbiamo fondato un coordinamento, un ambito di confronto dal basso, un

aboratorio, per trovarci uniti a promuovere le lotte in base ai nostri bisogni e non a quelle di padroni, partiti

sindacati dominanti che mirano unicamente alla loro sopravvivenza.

CI TROVIAMO OGNI PRIMO E TERZO MERCOLEDI DEL MESE PRESSO

IL LABORATORIO SCOSSA in Via Carteria, 50 A MODENA,

CI INCONTRIAMO IL 12 DICEMBRE A BOLOGNA AL CI INCONTRIAMO IL 12 DICEMBRE A BOLOGNA AL

CONCENTRAMENTO DEI LAVORATORI DI MODENA CONCENTRAMENTO DEI LAVORATORI DI MODENA

C.oordinamento La.voratori R.esistenti Mo.denesi (C.La.R.Mo.) C.oordinamento La.voratori R.esistenti Mo.denesi (C.La.R.Mo.)

Lavoratori militanti Partito Comunista dei Lavoratori – militanti Slai Cobas – P-CARC sezione Lavoratori militanti Partito Comunista dei Lavoratori – militanti Slai Cobas – P-CARC sezione

Modena – C.ollettivo A.utonomo M.odenese (C.A.M.) – operai Ferrari Auto – Modena – C.ollettivo A.utonomo M.odenese (C.A.M.) – operai Ferrari Auto –

– – Assophonecenter Modena Assophonecenter Modena